Rivolto ad  una fascia di età prescolare (4 e 5 anni), è un approccio alla danza divertente ed educativo allo stesso tempo. Attraverso il gioco si impara a conoscere e a rispettare le regole utili ad avvicinare il bambino a questa disciplina che con gli anni può diventare una vera e propria passione. 
La lezione alterna momenti più strutturati ad altri più improvvisati per permettere una maggiore espressione della propria creatività e per arrivare ad una migliore consapevolezza di se stessi in rapporto con gli altri e con l’ambiente.

Ciò che distingue il gioco quotidiano del bambino dal gioco svolto all’interno di una lezione di giocodanza è la progettualità di quest’ultimo, la quale accoglie l’azione spontanea all’interno di un percorso intenzionalmente pensato. Il gioco non è solamente un obiettivo, è anche un mezzo che permette ai bambini di fare esperienze attraverso l’uso del corpo e, quindi, di apprendere attivamente e spontaneamente. Il corpo del bambino non viene considerato solo dal punto di vista motorio, ma soprattutto come mezzo di comunicazione attraverso cui la persona esprime il proprio stato d’animo e le proprie emozioni.

Foto Maurizio Laurenti

La danza moderna nasce nel XX secolo come evoluzione stilistica e culturale verso forme libere di rappresentazione e in netto contrasto con il balletto classico. Si afferma grazie ad avanguardie artistiche dalla forte preparazione tecnica accademica e il coraggio di sfidare il sistema.

Essa prende spunto, inoltre, dallo studio storico-antropologico delle danze etniche di paesi non occidentali, per mezzo delle quali ha potuto accrescersi di elementi diversi nelle sue varie forme. Nella danza moderna il corpo si muove liberamente senza dover creare continuamente l’illusione di poter infrangere le leggi di gravità per elevarsi in aria, propria del balletto classico.
Nella danza moderna si occupa l’intero spazio teatrale e il suolo diventa partner privilegiato poiché si riconosce nel peso del corpo il principio basilare del movimento. Il ritmo della musica può essere seguito oppure si può contrapporsi ad esso o seguire esclusivamente il proprio ritmo interiore.

Secondo Maria Fux il corpo è veicolo di comunicazione del proprio mondo interiore con se stessi e gli altri; attraverso stimoli creativi esso viene sensibilizzato, mobilizzato e condotto alla danza senza imporre alcun tecnicismo ma lasciando libero il bambino di scoprire, sperimentare e incontrare i propri limiti.                                                                          

Nel lavoro sul movimento della danza Fux si educa ad ascoltare il corpo come fonte di verità e forma di comunicazione, si promuove un modo di stare insieme a partire dalle possibilità e ricchezze di ognuno e del gruppo. Si favorisce un clima di accettazione basato sulla sospensione del giudizio evitando la competitività e invitando i bambini a osservare le differenze che ognuno porta, tutte ugualmente valide.

Arricchito con elementi di gioco danzante, immagini e materiali come il colore, la piuma, nastri o palloncini, l’incontro di Danza Creativa sorprende costantemente il corpo dell’alunno portandolo lontano dalla ripetizione e dando rilievo al processo di improvvisazione. Non richiede alcuna capacità coreutica preesistente ed è aperto a tutti, compresi soggetti con abilità diverse che secondo la visione del Metodo Fux possono essere integrati nel gruppo per ricevere e donare il proprio contributo.